HELL’S ANGEL
Sentiva una spasmodica necessità di fumare
un’altra sigaretta... di bersi un’altra birra... ma in quella fottuta stanza
non c’era niente, a parte il lungo tavolo bianco, sul quale tamburellava
incessantemente le dita.
Era stanco di aspettare. Gli sembrava di
essere lì da ore e nessuno si era ancora fatto vivo per interrogarlo.
Era stanco di aspettare e lui non amava
aspettare.
Aspettare significa rimanere immobili,
procedere lentamente... e lui, invece, non era mai stato lento. Aveva sempre vissuto
ad alta velocità, a tutto gas, sulla lama del rasoio.
Un leggero soffio di vento alle sue spalle
gli fece intuire che qualcuno si era finalmente deciso di degnarlo di un po’ d’attenzione.
Un uomo anziano, con i capelli corti e
brizzolati, entrò nella stanza, reggendo un plico di documenti, e si sedette di
fronte a lui.
“Dobbiamo parlare un istante, signor...”
“Quelli che mi conoscono mi chiamano
Lucifer...” borbottò, ormai esausto per la lunga attesa.
“Brutto soprannome, se posso permettermi,”
replicò il vecchio. “In ogni caso, a me interessano le sue vere generalità.”
Sfogliò alcuni fogli in una cartellina. “Qui
dice Robert Townsend. E’ giusto?”
“Si, è giusto. Senti, mister, ne avremo per
molto? Sto cominciando ad innervosirmi...”
“In realtà, sei qui soltanto da pochi minuti.
Probabilmente, sei sulle spine perché non puoi fumare...”
“E perché non ho una birra...”
“Ti tratterrò soltanto per qualche istante. I
miei superiori hanno bisogno di approfondire quello che è successo...”
“Cosa diavolo vuoi che sia successo? Un uomo
è morto, ecco che cosa è successo...”
“Su questo aspetto ci arriveremo tra un
minuto... Prima vorrei sapere qualche cosa di te, qualche cosa della tua
vita...”
“La mia vita? Amo la mia vita... Non sono uno
stupido impiegato, sono un centauro, mister. La mia vita è sempre stata una
corsa...”
“Qui dice che sei nato ad Amarillo, in
Texas... Tua madre si chiamava Rose e tuo padre Bruce...”
“Dici sul serio? Beh, questa è una sorpresa
anche per me. Non ho mai conosciuto il mio vecchio. Ha abbandonato mia madre
pochi mesi dopo la mia nascita...”
“Non ha mai cercato di contattarlo?”
“Mi hanno detto che era un gran bastardo,
quindi no... Non me ne fregava niente di trovarlo, abbracciarlo e altre
stronzate del genere. Non ero un ragazzino complessato perché gli manca la
figura paterna...”
“A sedici anni, hai lasciato Amarillo in
sella alla tua motocicletta e hai cominciato a vagare senza meta per il
Texas...”
“Ehi, fermati... Fermati un momento... “Senza
meta” è sbagliato... Ho sempre avuto una meta. Okay, forse non ho mai avuto un
lavoro fisso, un’abitazione stabile ma ho sempre avuto un obiettivo e l’ho
persino raggiunto. La libertà. Amico, io ho cavalcato il vento selvaggio, ho
fatto gare di velocità con la sabbia del deserto, ho dormito con le stelle...
Non ti sembra, forse, una meta degna di questo nome?
La mia motocicletta, poi... Non era una
motocicletta, si vede che hai sempre tenuto il culo seduto dietro una
scrivania... Era la mia Rodhey, era un’amica, una confidente... una compagna di
vita.
Io e lei abbiamo divorato la strada, dominato
la terra. Io e lei eravamo veloci, eravamo saette impazzite che schizzano nel
vento.
Abbiamo danzato con le scintille
sull’asfalto, al ritmo del carburatore e al tempo del motore che ruggisce. Non
puoi capire questo senso di libertà... tu sei soltanto un burocrate... non sei
mai stato veloce quanto noi...”
“Effettivamente, non lo posso capire,”
sorrise il vecchio. “Per tua informazione, però, non sono stato sempre un uomo
d’ufficio... una volta facevo il pescatore, so bene che cos’è la libertà...
Perché non mi parli di Sam, adesso?”
“Quello stronzetto… Ho conosciuto Sam in una
tavola calda nei pressi di Houston, quindici anni fa. Sapevo che non sarei mai
dovuto diventare suo amico. I legami troppo stabili e duraturi, alla fine,
portano soltanto guai. Mi sono sempre considerato come un’aquila dalla testa
bianca e sapevo bene che, per volare davvero libero, avrei dovuto volare da
solo.
Dopo aver lasciato Amarillo, poco più che
ragazzino, mi ero unito ad un gruppo di motociclisti... si facevano chiamare “I
Demoni su due ruote”... Abbiamo attraversato insieme le pianure del Texas, per
circa tre anni, eravamo come fratelli. Poi, un pomeriggio di agosto, mentre
stavamo percorrendo una polverosa autostrada dimenticata da Dio, mi sono reso
conto che non sarei mai stato veramente libero, fino a che avessi avuto dei
fratelli.
Rallentai... io e Rhodey ci fermammo a fianco
di una pompa di benzina... Il caldo mi aveva seccato il viso ed il sole mi aveva
offuscato la vista... sbirciai tra le palpebre socchiuse ed osservai i miei
compagni sfrecciare via... Non si erano accorti che io ero rimasto indietro...
Alzai la mano per augurare loro ogni bene, quindi, girai la moto nella
direzione opposta, diedi gas e ripresi la mia strada... la mia strada
solitaria...”
“La tua strada solitaria... Vuoi farmi
davvero credere che non ti sei mai sentito solo?”
“Credi quello che vuoi, amico. Ho sempre
avuto tutto ciò di cui avevo bisogno e, fra parentesi, ho avuto un sacco di
donne, ragazze così sexy che non riusciresti ad immaginartele nemmeno nei tuoi
sogni più proibiti...
Una di loro si chiamava Amy... Siamo stati
insieme un paio d’anni, l’ho conosciuta in un bar di Allamoore, dove faceva la
cameriera. Era così dolce... Non ho mai pensato che avrei potuto trascorrere
tutta la mia vita con lei, tenevo troppo alla mia libertà... ma abbiamo vissuto
dei momenti davvero molto intensi... Dimmi, hai mai fatto l’amore con qualcuno,
tra la polvere e gli arbusti del Guadalupe Peak?”
“Non ne ho mai avuto l’occasione, no...”
sorrise il vecchio.
“Beh, posso dirti soltanto che il caldo ti
secca la pelle e ti brucia il volto fino a farti perdere i sensi, ma tu hai
voglia di continuare, non vuoi fermarti e senti il vento infuocato che ti agita
i capelli, e la bocca e gli occhi ti si riempiono di sabbia bollente... sotto
di te, vedi l’immobilità del deserto finché il suo assordante silenzio ti
riempie il cuore e la mente... e, a quel punto, è come se tu fossi drogato... e
non capisci bene se stai facendo l’amore con una donna, con un angelo o con un
diavolo...”
“Immagino che sia un’esperienza davvero
particolare... Perché non sei rimasto con questa... con questa Amy... allora?”
“Ho amato molto Amy... forse più di ogni
altra donna che ho avuto... ma c’era sempre un’altra donna nei miei pensieri,
oltre a lei… una donna che mi chiamava incessantemente... si chiamava
libertà... e la libertà è una gran puttana, amico... Ti vuole tutto per sé e
non accetta di dividerti con nessun altro...”
“Arriviamo a questa storia della rapina,
allora…”
“E’ stata un’idea di Sam. Sam è stato il mio
migliore amico, forse l’unico che abbia mai avuto… eravamo irresponsabili,
liberi e folli… Ci siamo presi delle sbronze tali da far paura anche agli altri
bikers, ci siamo fatti un sacco di ragazze, abbiamo spaccato più di un labbro
nel corso di interminabili risse e le abbiamo anche prese, qualche volta… Lui
condivideva i miei sogni, desiderava la libertà della strada quanto me… Io e
Sam eravamo due squali, e la strada era un oceano a nostra disposizione… Se ci
avessi tolto la libertà, ci avresti tolto la nostra acqua, il nostro ossigeno…
la nostra vita…”
“Se per voi la libertà era davvero così
importante, perché rischiare di perderla per invischiarsi in una rapina? E’ un
reato piuttosto grave, lo sai… Si rischia di finire dietro le sbarre per molto
tempo…”
“Ehi, non è necessario che tu mi ripeta
quanto sono stato idiota… E ti ripeto che è stata un’idea di Sam… Cazzo,
davvero non si può fumare in questo posto?”
“Tu hai accettato, però. Hai accettato di
rischiare quella libertà che ti vanti di amare tanto… in cambio di un mucchietto
di soldi… E, comunque, no, non si può fumare…”
“Beh, c’era in ballo ben più di un mucchietto
di soldi, erano parecchi. E non si trattava solo di denaro. Sam era interessato
alla grana ma io… io volevo il brivido, volevo provare quella sensazione di
lanciare la mia Rhodey sopra l’asfalto incandescente e far mangiare la polvere
ai fottuti sbirri che ci avrebbero inseguito.”
“Come avevate pianificato il colpo?”
“Il piano era buono. Una banda di
motociclisti che doveva un paio di favori a Sam ci procurò delle armi. Sam si
prese un fucile, io mi accontentai di una Beretta… non sono mai stato un fan
delle armi, non avevo mai sparato a nessuno prima di… beh… prima di questo…”
“E, poi, cos’è
successo?”
“Poi è stato
incredibile. Abbiamo spalancato le porte della banca, con il cuore che
martellava nel petto e abbiamo guardato negli occhi spaventati tutti quei
damerini in giacca e cravatta che vivevano solo per le loro obbligazioni e i
loro titoli azionari. Erano terrorizzati…”
“Non ti è mai passato per la testa che quelle
persone avessero dei sogni come te, delle speranze… altre persone ad attendere
il loro ritorno a casa?”
“Ehi, stai calmo, amico. Io e Sam avevamo un
accordo ben preciso, di non fare del male a nessuno… Le armi sarebbero dovute
servire soltanto a fare un po’ di scena.”
“Però, poi, qualcosa è andato storto…”
“Sam si è lasciato prendere un po’ troppo la
mano… Forse aveva visto troppi film su Bonnie e Clyde, fatto sta che, dopo aver
prelevato un bel po’ di verdoni, si è messo in testa che uno dei damerini nella
banca… un cliente, immagino… lo avesse guardato storto…”
“Tu dov’eri?”
“Ero già in sella alla mia Rhodey… avevo
acceso il motore, lo sentivo rombare e gridare e bestemmiare… era affamato… voleva
divorare la strada… voleva sfrecciare nel vento e in mezzo alla polvere.
Sentivo le sirene della polizia che galoppavano verso di noi ed ero pronto alla
sfida. Diedi gas. Sam era ancora dentro in banca e stava gesticolando con
questo tizio in giacca e cravatta beige, un ometto alto e magro, stempiato e
con gli occhiali, che piangeva e chiedeva pietà, torcendosi nervosamente quelle
dita rachitiche.”
“Com’è finita?”
“Sam voleva fare
il duro. E’ stato stupido… non ha senso fare il duro con chi è
terrorizzato. Fare il duro con chi è terrorizzato significa fare il bullo,
significa non avere le palle. Sia quel che sia, Sam decise che avevamo bisogno
di un ostaggio, per assicurarci la fuga… afferrò per un braccio il figlioletto
dell’omino con gli occhiali, un ragazzino che avrà avuto al massimo dieci anni,
e lo trascinò fuori.
Che stai facendo, gli chiesi. La polizia sarà
qui a momenti e tu stai perdendo tempo… Gli gridai di lasciare il bambino e di
saltare in sella, prima che fosse troppo tardi ma Sam non voleva sentire
ragioni… Voleva dare una lezione al damerino in beige che lo aveva guardato
storto. Era una situazione molto tesa… il bambino piangeva, suo padre urlava,
Sam aveva puntato il fucile alla tempia del piccolo.
Lascia andare il bambino, gli dissi per
l’ennesima volta. Non siamo animali, non siamo criminali, siamo bikers. Un
conto sono i soldi, ma giocare con la vita di un bambino… beh… è da
psicopatici…”
“Sam non ti diede ascolto, immagino…”
“Per niente, mi disse che quella partita si
giocava secondo le sue regole e che avrebbe dato una lezione a quel tipo con
gli occhiali…”
“A quel punto gli hai sparato?”
“Sollevai la pistola verso di lui, dritto
dritto in mezzo agli occhi e gli dissi che non gli avrei ripetuto un’altra volta
di lasciare il bambino. Sam mi guardò con disprezzo e sollevò il fucile. Lui
fece fuoco, io feci fuoco… non avevo mai sparato a nessuno prima d’ora e,
probabilmente, adesso ho ucciso il mio migliore amico…”
“Beh, è rimorso quello che provi?”
“Rimorso? Sam era uno stronzo e, tutto
sommato, ho salvato la vita di un bambino… ma ti ho già detto che non sono un
mostro, non era così che avrei voluto andassero le cose…”
“Tranquillizzati, allora. E’ piuttosto
evidente che non hai mai sparato a nessuno… hai sbagliato mira… e in modo
abbastanza clamoroso… il tuo amico Sam, se puoi ancora definirlo amico, è vivo
e vegeto, ma si farà un bel po’ di carcere. Con la tua insubordinazione contro
il tuo socio, hai dato tempo alla polizia d’intervenire e di salvare il ragazzo…
a modo tuo, sei stato un eroe…Dovrebbe renderti felice, no?”
“Beh, non sono proprio contento, in questo
momento…”
“Il proiettile sparato da Sam ti ha reciso un
arteria… purtroppo per te, i medici non hanno potuto farci nulla ma… Ehi,
almeno non hai sofferto, no?”
“Non è una grande consolazione…”
“Ti sto solo mostrando i lati positivi di
quanto ti è accaduto, io sono un tipo ottimista…”
“Abbiamo finito, cocco, o dobbiamo perdere
altro tempo in chiacchiere?”
“Mmh… no, direi che è tutto a posto… Abbiamo finito.
Mi scuso per averti trattenuto, ma mi servivano alcune informazioni sulla tua
storia. Ah, puoi chiamarmi Pietro… e scordati di poterti soprannominare ancora
Lucifer… Non è un nome particolarmente gradito, qui…”
“Stai già cominciando a darmi delle regole,
cocco? Ti ho già spiegato quanto ci tengo, alla mia libertà…”
“Beh, vivere qui comporta rispettare delle
regole, amico mio, ma non preoccuparti… sono sicuro che ti troverai comunque a
tuo agio…”
Il vecchio vestito di bianco appoggiò un
braccio sulle spalle larghe del motociclista e si avviò fuori dalla stanza,
insieme a lui.
“Stai tranquillo, in paradiso serviamo una
birra fantastica…”
HELL’S ANGEL
He felt the
spasmodic need to smoke another cigarette… to drink another beer… but in that
bloody room there was nothing, except the long, white table, on which he
endlessly tapped his fingers.
He was tired to
wait. It seemed like he was there for hours, and nobody still made his
appearance to interrogate him.
He was tired to
wait and he didn’t like waiting. Waiting means to stand still, to move slowly…
and he had never been slow, instead. He’d always lived at full speed, high
tail, on the razor’s edge.
A light breeze behind
his shoulders made him realize that somebody finally decided to give him a
little bit of attention.
An old man, with
short and grizzled hair, came into the room, holding a bundle of documents, and
sat in front of him.
“We need to talk
for a while, mister…”
“People who know
me call me Lucifer…” he grumbled, by then exhausted for the long wait.
“That’s a
horrible nickname, if I dare,” the old man replied. “Anyway, I’m interested in
your true personal details.”
He quickly
flipped through the papers. “Here it quotes… Robert Townsend. Is it right?”
“Yeah, that’s
right. Listen, man, how much longer does it take? I start getting nervous…”
"Actually,
you’re here just since a few minutes. Probably, you’re on tenterhooks just
because you can’t smoke…”
“And because I
can’t get a beer…”
“I’m going to
detain you just for a few moments. My bosses need to examine in depth what has
happened…”
“What the hell
do you think has happened? A man died, that’s what happened…”
“We’re going to
discuss this circumstance in a while… Before this, I’d like to know something about you, about your life…”
“My life? I love
my life... I’m not a silly employee, I’m a biker, man. My life has always been
a rush...”
“Here it quotes
you were born in Amarillo, Texas... Your mother’s name was Rose and your
father’s Bruce...”
“Are you tellin’
the truth? Well, that’s a surprise even for me. I’ve never met my old man. He
left my mother a few months after I was born...”
“Didn’t you ever
try to contact him?”
“People told me
he was a huge son of a bastard, therefore no... I didn’t give a damn about
meeting him, giving him a hug and all this kind of craps. I wasn’t a
problematic child in need of a father figure...”
“You were
sixteen, when you left Amarillo ridin’ your motorbike and started to wander
without a destination through Texas…”
“Ehi, stop now…
Stop for a while… “Without destination” is absolutely wrong… I always had a
destination. Yes, maybe I’ve never had a permanent job, a permanent place to
stay, but I’ve always had a purpose and I’ve even reached it. Freedom. Friend,
I rode the wild wind, I raced with the desert sand, I slept under the stars…
Doesn’t it seem to be a purpose worthy of this name?
My motorbike,
then... She wasn’t a motorbike, it’s quite clear you’ve always sat on your ass,
behind a desk… She was my Rodhey, she was a friend of mine, a confidant… a
partner.
We consumed the
road, together, tamed the lands… just me and her. We were fast, we were crazed
flashes of lightning thundering in the wind.
We danced with
the sparks on the tarmac, to the carburetor’s rhythm and the roaring engine’s
beat. You simply can’t understand this sense of freedom… You’re nothing more
than a bureaucrat… You’ve never been as fast as we were…”
“Indeed, I can’t
understand it,” the old man smiled. “Anyway, just to inform you, I haven’t been
an employee for all my life… I was a fisherman, once, and I know very well what
freedom is… Why don’t you talk to me about Sam, now?”
“That bugger… I
met Sam in a hash house, next to Houston, fifteen years ago. I knew exactly I
would never have had to become his friend. Too solid and deep relationships
always bring you a lot of troubles, at the end. I’ve always considered myself
as a great white-head eagle and I perfectly knew that, if I really had wanted
to fly free, I would have had to fly alone.
After having
left Amarillo, when I was a little older than a boy, I’ve joined a group of
bikers... they called themselves “the hot-wheels demons”... We crossed the
plains of Texas together, for almost three years, we were just like brothers.
Then, during a sunny, summer afternoon, while we were driving along a dusty highway
forgotten by the Lord, I simply understood that I couldn’t ever been really
free, as long as I would have had brothers with me.
I slowed down...
Rhodey and me stopped beside a gas station… The heat of the day dried my face
out and the sun darkened my eyes… I glanced through my half-closed eyelids and
watched my mates dart away… They didn’t realized I was lagged behind... I
raised my hand to wish them all the luck, then, I turned my motorbike to the opposite direction, stepped on
the gas and regained the road… my lonely road…”
“Your lonely
road... Do you really want me to believe you’ve never… ever… felt alone?”
“Feel free to
believe what the hell you prefer, friend. I’ve always had everything I needed
and, by the way, I loved a lot of women, girls so sexy that probably you can’t
conceive them even in your most prohibited dreams…
One of them was
named Amy… We stayed together for a couple of years, I met her in a pub, down
in Allamoore, where she worked as a waitress. She was so sweet… I’ve never thought
I could have spent all my life with her, I cared too much about my freedom… but
we lived moments really intense… Tell me, did you ever lie with someone, among
the dust and the weeds of Guadalupe Peak?”
“Never had the
chance, I suppose… no…” the old man smiled.
“Well, I can
simply tell you the heat dries your skin and burn your face till you lose
senses, but you just desire to go on and on and on, you don’t wanna stop and
you feel the scorching wind that waves your hair, and your mouth and your eyes
fill with burning sand… underneath yourself, you see desert’s stillness, until
his thunderous silence fill your heart and your mind… and, at this stage, it’s
like you’re drugged… and you just cannot realize if you’re loving a woman, an
angel or a devil…”
“I suppose it’s
a truly peculiar experience… Why didn’t you stay beside this… this lovely Amy…
then?”
“I really loved
Amy… more than any other woman I’ve met, maybe… but there was always another
woman in my thoughts… a woman who endlessly called me… her name was freedom…
and freedom is a bitch, my friend… She wants you all for herself and she just
can’t accept to share you with somebody else…”
“So, let’s talk
about this robbery affair…”
“It was a plan
conceived by Sam. Sam has been my best friend, maybe the only one I’ve ever
had… we were irresponsible, free and crazy… We’ve had such incredible drunks
that even the other bikers were staggered, we’ve made love with loads of women,
we’ve broke more than one bone, during endless brawls and, sometimes, we’ve even
had our beating… He shared my dreams, he wished to feel free as much as I did…
We were two sharks, and the road was an ocean, at our disposal… If somebody had
taken away our freedom, he would have taken away our oxygen… our life…”
“If you had
really cared about your freedom, than why you had risked so much to lose it,
being involved in a robbery? It’s a great wrong, you know it... It’s punished
with the jail, for a long, long period.”
“Ehi, you don’t
need to repeat me what a jerk I’ve been... And I’m telling you again it was
Sam’s idea... Fuck, why in hell is
it forbidden to smoke, in this place?”
“But you’ve
accepted it. You accepted to risk that liberty you claim to be so proud of… in
return for a bunch of money… anyway, it’s a rule, here… you can’t smoke…”
“Well, it was
more than a bunch, it was pretty a lot of money. And it wasn’t simply about the
cash. Sam thought about the dosh, but as far as I’m concerned... I wanted
thrill, I wanted to feel that incomparable sensation to dart my Rhodey over the
incandescent asphalt, and make those fucking cops that would have followed us
bite the dust.”
“How have you
planned the heist?”
“It was a good
plan. A group of bikers that was in debt with Sam for some favours obtained us
a couple of guns. Sam took a
rifle, I was satisfied with a pistol, one Beretta… I’ve never been a maniac of
guns, I’ve never shot to anyone, before… well… before this…”
“And what
happened, next?”
“Then, it was
like hell. We opened up the bank’s doors, the heart beating in our chests, and
we looked in the frightened eyes of all those yuppies wearing ties and suits, who lived just for their bonds and
obligations. They were all scared…”
“And you didn’t
think about the fact that all those people had dreams just like you, hopes just
like you… other people waiting for their return home?”
“Ehi, keep cool,
man. There was an extremely clear agreement, between me and Sam... not to hurt
anybody... our guns were needed just to put up the show...”
“Yes... but
something went wrong, anyway...”
“Sam took it too
much to heart... Maybe, I had watched too many movies about Bonnie and Clyde,
anyway the fact is that, after we took plenty of cash, he set his mind that one
of those nobs in the bank... a client of the bank, I suppose... stared angrily
at him...”
“Where were
you?”
“I was already
sit on my Rhodey… I had the engine on, I felt it thundering and roaring and
cursing… it was hungry... it wanted to destroy the road... it wanted to fast -
dart in the wind and the dust. I heard the police alarms that run wild toward
us and I was ready for that challenge. I stepped on the gas. Sam was still
inside the bank, he was gesticulating with that guy wearing a pale brown suit
and a black tie, he was a thin and tall poor man, bald at the temples, with a
huge, huge pair of glasses... he was crying and begging mercy and nervously
twisting those scrawny fingers.”
“How ended it
all?”
“Sam wanted to
be a tough guy with that small man. That was stupid… doing the tough guy with
somebody who’s scared has no sense. Doing the tough guy with a scared man means
to be a bully, means not to have balls. Anyway, Sam set we needed a hostage, to
ensure us a safe getaway… He took the young child of the small, pathetic, huge
– glassed man by the arm… a young kid not older than ten… and took him out of
the building.
What the fuck
are you doing, I asked him. Police will be here in a while and you’re losing
your time… I shouted to him to let the young boy go and jump up on his seat,
before it would have been too late, but Sam didn’t want to hear any reasonable
voice… He wanted to teach a lesson to the pale brown dandy who looked at him
such in a bad way. It was a
really tense situation, indeed... The young child was crying, his father was
screaming, Sam had his shotgun pointed to the little boy’s temple.
Let the child
free, I told him for umpteenth time. We’re not animals, we’re not criminals,
we’re bikers. I love money too, but playing with a child’s life is... well...
it’s proper to a psycho.”
“Sam didn’t
listen to your warnings, I suppose...”
“Absolutely he
didn’t, he told me that that game was played by his rules and that he would
have given that glassed guy a hard lesson...”
“So, did you
shot him, at that point?”
“I lifted up my
gun, straight to his eyes and told him I wouldn’t have repeated one more time
to let the kid go. Sam looked at me with disgust and lifted up his shotgun. He
opened fire, I opened fire… I’ve never shot against anybody before and,
probably, I killed my best friend, now…”
“Well, are you
feeling remorse?”
“Remorse? Sam
was an asshole and, after all, I’ve saved the life of a kid… but I’ve already
told you I’m not a monster, I didn’t want things to go this way…”
“Well, take it
easy, now… It’s pretty clear you’ve never shot against anyone… you misfired…
and you misfired quite in a clamorous way, if I dare… Your friend Sam, if you
can still call him friend, is still alive, but he’ll be passing many, many
years in jail. Thanks to your insubordination against your partner, you gave
time to the police to intervene and save the child… you’re a hero, in your own
way… This should make you happy, shouldn’t it?”
“I’m not so
happy, right now…”
“The bullet shot
by Sam truncated one of your arteries… sadly, doctors couldn’t do anything at
all to save you, but… Ehi, at least you didn’t suffer, after all…”
“This ain't a
great consolation…”
“I’m just
showing you the beautiful angles of all the stuff which happened to you, I’m an
optimist…”
“Are we finally
over, bub, or do we have to lose some other time chatting?”
“Mmh… Well, I
think everything’s fine… we’re over. I apologize for having detained you, but I
needed a lot of information about your story. Anyway, you can call me Peter... and forget to
name-call yourself Lucifer… It’s not a well-accepted name, here...”
“Are you already
starting to give me rules, bub? I’ve already explained you how much I care
about my freedom…”
“Well, living
here means to respect some rules, my friend, but don’t you worry… I’m sure
you’ll feel fine, anyway…”
The old, white
dressed man leant his arm on the biker’s large shoulders and walked with him
out of the room.
“Don’t be afraid,
we serve a wonderful beer, here in heaven…”
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